Rassegne 2013
Mariele Benzi con Alfano e Formigoni
Benzi con Alfano, eletta Presidente di NCD
Brugherio Popolare Europea di casa nel Nuovo Centrodestra
La svolta decisa all'unanimità dal direttivo
Giornale di Monza, 10 dicembre 2013, a cura di Andrea Ravizza
Gli esponenti di Brugherio Popolare Europea hanno trovato una nuova casa politica anche a livello nazionale. Con un comunicato datato 27 novembre, infatti, la presidente di Bpe, Mariele Benzi ha reso pubblica la scelta di «aderire al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano e Maurizio Lupi». In attesa che la formazione locale completi il «trasloco», quindi, assumerà la denominazione di «Brugherio Popolare Europea nel Nuovo Centrodestra». L'ultimo anno non è stato facile per Bpe e i suoi esponenti di spicco, come gli ex Pdl Benzi e Roberto Assi. Il culmine della tensione si era raggiunto il 27 aprile scorso, quando il Popolo della libertà cittadino (del cui consiglio direttivo i due erano parte) non presentò la propria lista alle elezioni Amministrative per dissidi con la direzione provinciale, finendo col correre sotto l’egida di Brugherio Popolare Europea, appunto, insieme a Fratelli d’Italia e Udc. Coalizione che portò in dote al candidato sindaco, Assi, il 9,35% dei voti e un posto in Consiglio comunale. Adesso, la decisione di aderire al Nuovo Centrodestra: «La scelta è stata votata all’unanimità dei presenti già dalle scorse settimane - ha precisato Mariele Benzi - Tutti i componenti (a ora una quindicina, tra cui anche il consigliere Assi, ndr ) sono tesserati e simpatizzanti del Popolo della libertà. Siamo convinti che la politica debba partire dal basso, dal territorio, ed essere per il territorio. E facendo nostre le parole di Alfano, tenga assolutamente conto del “merito e del consenso”, merito inteso come giusta ricompensa acquisita in virtù dell’impegno profuso per la città, consenso come credibilità maturata negli anni sul territorio di appartenenza». Per Benzi, anche la soddisfazione di aver firmato l’atto costituente del Nuovo Centrodestra in qualità di cofondatrice del partito nazionale, in rappresentanza della Provincia di Monza. Non poteva esserci migliore inizio per una nuova avventura.
Brugherio, nasce il Nuovo Centrodestra
"Per Benzi, anche la soddisfazione di aver firmato l’atto costituente del Nuovo Centrodestra in qualità di coofondatrice del partito nazionale, in rappresentanza della Provincia di Monza e Brianza.
Non poteva esserci migliore inizio per una nuova avventura".
Nuovo Centrodestra a Brugherio
A Brugherio, gli ex di Forza Italia scelgono Alfano
La discarica a San Damiano sotto sequestro
Marco Troiano dice no a Rolando Rivi
Brugherio: giunta rossa, niente intitolazione al seminarista
Alla giunta rossa di Brugherio non piace il Beato martire dei partigiani
La maggioranza di centrosinistra del consiglio di Brugherio ha bocciato l’intitolazione di un parco pubblico al Beato Rolando Rivi, il seminarista di 14 anni trucidato dai partigiani nel 1945 appena proclamato Beato da Bergoglio. Una notizia a dir poco curiosa se si pensa che parecchie amministrazioni “rosse” emiliane, Reggio Emilia in testa, hanno appena intitolato al martire vie e piazze. Una notizia che ha già scatenato in città polemiche accese, sia in consiglio comunale che sul web e sui social network. La cronaca del fatto inizia venerdì scorso durante il consiglio comunale quando Roverto Assi di Brugherio Popolare europea chiede di votare il suo ordine del giorno. La proposta è quella di intitolare il parco giochi pubblico che sorge accantoa Piazza Togliatti a Rolando Rivi trucidato dai partigiani comunisti, come recitano i libri di storia e le cronache dell’epoca. «Abbiamo scelto quel luogo perché Rivi era un ragazzino di 14 anni come tanti che ancora frequentano quel parco – ha spiegato Assi – inoltre la vicinanza con piazza Togliatti per noi simbolicamente significherebbe la pacificazione tra i carnefici e la vittima: chi uccise Rivi fu condannato, ma poi graziato dall’amnistia Togliatti, e questa purtroppo è storia e non possiamo cancellarla. Come non si può pensare che tutti i partigiani siano stati assassini, anzi la maggior parte ha lottato per la libertà». Insomma alla fine tutto chiaro: dopo sessant’anni bisognerebbe smetterla con le divisioni e pensare alla pacificazione. Ma per la maggioranza è strumentalizzazione politica parlare di «Partigiani comunisti»: sono queste le due parole per le quali l’ordine del giorno votato favorevolmente da tutta l’opposizione (tranne i grillini che si sono astenuti) è stato bocciato da Pd, Sel e Lista Brugherio è Tua (tutti tranne l’ex sindaco Pd Andreina Recalcati che ha soprpreso tutti votando a favore). Il sindaco Marco Troiano in aula ha posto la questione su un piano di opportunità politica: «Non è tanto la vicenda in sé che conta quanto il fatto che la scorsa amministrazione (di centrodestra) ha approfittato dell’intitolazione di vie e piazza a vari personaggi per mettere bandiere politiche, come ad esempio il Parco delle Foibe e piazza Gianfranco Miglio». Immediata la risposta di Assi. «Io sono disposto a togliere il mio nome e il simbolo del partito da questo ordine del giorno . ha detto – ma non vedo perché si debba cancellare la storia se tutti i manuali riportano la vicenda del martirio di Rivi come opera di partigiani». Carlo Nava, ex assessore della Giunta Ronchi e consigliere di Uno sguardo oltre ha chiosato: «Strumentale questa intitolazione? E allora cancelliamo da Brugherio via Gramsci, via Cesare Battisti e piazza Togliatti». E sulla rete, in particolare sui profili facebook del presidente di Brugherio Popolare Europea Mariele Benzi si sono scatenati i commenti, all’80 per cento a favore dell’intitolazione. Un’altra buccia di banana sulla quale sembra scivolato il cattolico Marco Troiano. «Mi sembra che con questa decisione il sindaco che ha molti suoi elettori nelle parrocchie, abbia dimostrato di volersi avvicinare a Sel…», ha concluso la Benzi.
Prima pagina de "Il Giorno", 3 dicembre 2013
"Il Giorno", 3 dicembre 2013, interno
"Il Resto del Carlino", 3 dicembre 2013
Brugherio, "magna summa cum laude": Troiano dice no a Rolando Rivi
A Brugherio c'è ancora il muro di Berlino
3 dicembre 2013, Il Giornale di Monza, a cura di Andrea Ravizza
Mariele Benzi: "centrosinistra imbarazzante"
Scontro e polemiche sul Piano scuola "fotocopia"
"Non avete coinvolto i diretti interessati e avete avuto solo il tempo di togliere la parola famiglia"
Piano di interventi per il diritto allo studio
Benzi: "è la brutta copia del mio piano 2011"
Le date di presentazione del Piano scuola
Piano scuola: Triano minaccia BPE: "Se presentate i vostri 11 emendamenti affinché siano bocciati tutti, fate pure"
Alla faccia della collaborazione e della condivisione tanto sbandierate dalla sinistra al potere
Conferenza stampa di Brugherio Popolare Europea
Discarica a San Damiano, Centro Olimpia e centro sportivo.
Esercitiamo il nsotro ruolo di controllo e di indirizzo politico. Mariele Benzi, Roberto Assi e Massimo Pirola
Anche la COBEST (coordinatori PDL Brianza Est) scende in campo a sostegno di Roberto Assi
Assi scrive ai brugheresi: "la Città non è merce di scambio"
Il PDL non correrà alle elezioni comunali
Agostino Lomartire ammette la responsabilità e commenta: "ho fatto strike". Assi "La nostra è una scelta di onestà. Non volevamo cedere ai ricatti della vecchia guardia"
Il PDL che non c'è dice la sua
Agostino Lomartire esulta per la mancata presenza del PDL alle elezioni comuneli: "ho fatto strike"
Laura Marinaro, Giovedì 2 maggio 2013
Lite sui nomi, a Brugherio niente lista PDL
Mi candido senza il simbolo del PDL
Il PDL non parteciperà alle elezioni
Presentazione delle liste
Il PDL manca all'appello
Intervista al candidato sindaco
Roberto Assi: "Certa politica è indietro di 20 anni. I Cittadini hanno idee formidabili"
Il PDL riparte da Roberto Assi, candidato sindaco
Coordinatore cittadino investito da Paolo Romani
Il PDL brugherese entra nella "COBEST"
Il nuovo corso del PDL: liste pulite e programma aperto alla Città
Benzi, Assi e Pirola danno il via al rinnovamento. Parole d'ordine: trasparenza, legalità e facce nuove
Laura Marinaro, marzo 2013
BRUGHERIO (Laura Marinaro) Chiedere i certificati penali di chi vorrà entrare in lista? Perché no! Lo hanno fatto altri e potremo farlo anche noi. L'operazione Liste pulite per le prossime elezioni comunali da parte del rinnovato Pdl brugherese è partita. In una conferenza stampa organizzata nella sede di via Talamoni dove i “lavoratori” del partito si incontrano, è stato presentato non tanto il programma per la città, quanto il programma del partito per le elezioni. E il rinnovamento più che nelle persone, dato che molti esponenti c'erano già anche nella scorsa giunta Ronchi caduta nella scorsa primavera, sembrerebbe partire nei fatti. A dispetto di alcuni “vecchi” che ancora in giro disconoscono questo nuovo direttivo. Ma questa è un'altra storia. «Non candideremo personaggi che non hanno voglia di lavorare con noi, ma chiedono solo poltrone, il nostro è un altro Pdl rispetto al passato – ha tuonato il coordinatore Roberto Assi, legittimato dal commissario brianzolo Paolo Romani - e soprattutto lasceremo fuori i condannati e persino chi ha patteggiato una pena riguardo a reati contro la pubblica amministrazione; se sarà necessario e lo riterremo opportuno potremo anche chiedere il certificato penale». Senza fare nomi, i componenti del rinnovato direttivo del Pdl brugherese promettono di attuare un'operazione di totale pulizia e rinnovamento del partito. «La figura che abbiamo fatto nella scorsa amministrazione poi caduta è stata pessima anche se ci prendiamo le responsabilità delle scelte fatte in consiglio comunale – ammette Assi – ma adesso è tempo di rifarci e dato che in controtendenza rispetto alle altre città della provincia il Pdl a Brugherio ha registrato un +6/7 per cento, vogliamo davvero ripartire da zero con chi vuole lavorare con noi». Il nuovo direttivo composto da Mariele Benzi. ex assessore all'istruzione della Giunta Ronchi e ora responsabile delle comunicazioni del partito, Massimo Pirola, assessore fenestrato ai lavori pubblici, poi Benedetto Bruscia, ex difensore civico, la giovane Martina Rocco, Elia Masi, ex presidente del consiglio comunale, Enrico Lorenzi, Lorenzo Ruffinoni e altri volontari tutti giovani. «Ognuno di noi lavorerà a temi specifici – ha proseguito Assi – aprendosi completamente alle idee della gente, dei cittadini e soprattutto non accetteremo chi vuole venire qui solo a chiedere una poltrona senza lavorare». Ci saranno dunque un gruppo di lavoro che si occuperà di aspetti finanziari dell'ente pubblico, funzioni e persino spending review con taglio degli sprechi, poi servizi alle persone e piano scuola (realizzato con il contributo delle famiglie), lavoro e commercio, ma anche sport, lavori pubblici e risoluzioni di questioni come lo stallo della piscina comunale e del centro edilnord. I nuovi pidiellini, o perlomeno quelli del nuovo corso, non hanno escluso per alcuni versi di non disdegnare le idee del movimento di Grillo ma più che altro per “intercettarne” l'elettorato fatto di piccoli imprenditori e artigiani che aveva abbandonato il loro partito. «A Brugherio lavoreremo per fare pulizia del marcio del passato – ha spiegato Pirola – e staremo attenti a chi si opporrà a finanziare gli avvocati del Comune nelle cause alla Corte dei conti sui presunti danni erariali di operazioni disastrose del passato....Ma vogliamo anche risollevare la città in tutto». Sui fuoriusciti come ad esempio Carlo nava, ex assessore in quota Cl che ha formato una sua lista una parola “fuori onda” è arrivata da Elia Masi. «Mi è dispiaciuto che non abbia voluto rimanere nel partito con noi – ha detto – lui di certo avrebbe dato un ottimo contributo». Il Pdl ha poi presentato il suo nuovo sito dove trovare tutte le informazioni sulle riunioni aperte al pubblico che serviranno per definire il programma : www.pdl-brugherio.it
Prima conferenza stampa programmatica - PdL Brugherio: Il nostro metodo, le persone, la partecipazione. Mercoledì 13 marzo 2013
Voto a Brugherio, lo scatto del Pdl. In lista con la fedina penale pulita
Brugherio - Il certificato penale alla mano, come condizione necessaria per poter far parte del rinnovato Pdl cittadino. È una proposta al vaglio del direttivo del partito, avanzata dal nuovo acquisto Enrico Lorenzi. Lo ha confermato il diretto interessato durante la conferenza stampa di mercoledì scorso, indetta dai pidiellini per illustrare il metodo di comunicazione che accompagnerà questa campagna elettorale. Prima regola: mani pulite, perché il modo in cui la maggioranza è crollata lo scorso anno, tra commissioni d'inchiesta, avvisi di garanzia e censure formali, è stato uno spettacolo da non ripetere.
"Tre anni di governo si sono conclusi in modo poco edificante - ha commentato in effetti il coordinatore Roberto Assi -. Oggi noi ci inseriamo nel panorama politico con una continuità di principi rispetto a quello che è sempre stato il partito, ma con una discontinuità nel metodo.Non siamo forcaioli ma crediamo in una morale della politica" e, passaggio più significativo, "sono escluse le collaborazioni con chi ha avuto problemi giudiziari nell'esercizio delle sue funzioni nella pubblica amministrazione". Meglio essere chiari, in effetti, considerato che in un solo anno un consigliere del Pdl è stato indagato per abuso d'ufficio (Vittorio Cerizza), e due ex assessori sottoposti a censura dopo la commissione d'inchiesta sulla Baraggia (Vincenzo Caggiano e Daniele Liserani).
Poco chiari invece sono rimasti i termini dello sbarramento: sono i condannati o anche gli indagati? Che le porte, per loro, siano a priori chiuse? Mariele Benzi, nuovo responsabile della comunicazione e membro del direttivo, non si sbilancia troppo ma fa sapere che "nessuno finora si è presentato per offrire il proprio contributo e chi si presenta con la vecchia tecnica di pretendere poltrone non trova margine.Stiamo lavorando seriamente, in armonia, su diversi tavoli. Chi vuole contribuire può venirci a trovare in via Talamoni 56 il martedì sera o visitare il nostro sito" www.pdl-brugherio.it
A fare gli onori di casa sarà il direttivo rinnovato: Roberto Assi, Mariele Benzi, Massimo Pirola, Elia Masi, e i nuovi acquisti Gianlorenzo Brivio e Lorenzo Ruffinoni. È questo il Pdl ufficiale, rinato tra vecchio e nuovo con la benedizione ufficiale del commissario Paolo Romani. Il resto del partito si è smembrato tra la lista civica capitanata da Carlo Nava in gran parte composta da ciellini e una frangia che per il momento sembra un po' fuori dai giochi, quella dell'ex coordinatore Agostino Lo Martire.
Valeria Pinoia
NUOVO PDL BRUGHERIO:
PARTE L'OPERAZIONE LISTE PULITE
a cura di Laura Marinaro, dal sito www.mbnews.it
Non candideranno personaggi dell'ex direttivo che non hanno voglia di lavorare con loro, ma chiedono solo poltrone, e soprattutto rimarranno fuori i condannati e persino chi ha patteggiato una pena riguardo a reati contro la pubblica amministrazione. Senza fare nomi i componenti del rinnovato direttivo del Pdl brugherese, coordinatore Roberto Assi, legittimati con una lettera firmata dall'attuale commissiario per la Brianza Paolo Romani, promettono di attuare un'operazione di totale pulizia e rinnovamento del partito.
«La figura che abbiamo fatto nella scorsa amministrazione poi caduta è stata pessima – ammette Assi – ma adesso è tempo di rifarci e dato che in controtendenza rispetto alle altre città della provincia il Pdl a Brugherio ha registrato un +6/7 per cento, vogliamo davvero ripartire da zero con chi vuole lavorare con noi». Il nuovo direttivo composto da Mariele Benzi. Ex assessore all'istruzione della Giunta Ronchi e ora responsabile delle comunicazioni del partito, Massimo Pirola, assessore fenestrato ai lavori pubblici, poi Benedetto Bruscia, ex difensore civico, la giovane Martina Rocco, Elia Masi, ex presidente del consiglio comunale, Enrico Lorenzi, lorenzo Ruffinoni e altri volontari tutti giovani. «Ognuno di noi lavorerà a temi specifici – ha proseguito Assi – aprendosi completamente alle idee della gente, dei cittadini e soprattutto non accetteremo chi vuole venire qui solo a chiedere una poltrona senza lavorare». È successo già, lo ammettono, ma preferiscono non fare nomi. E l'operazione liste pulite? «Lo hanno fatto altri partiti, potremmo farlo anche noi – aggiunge Assi – di certo non sarà gradito anche chi solo ha patteggiato anche in passato reati contro la pubblica amministrazione».
I nuovi pidiellini, o perlomeno quelli del nuovo corso, non hanno escluso per alcuni versi di non disdegnare le idee del movimento di Grillo ma più che altro per "intercettarne" l'elettorato fatto di piccoli imprenditori e artigiani che aveva abbandonato il loro partito. «A Brugherio lavoreremo per fare pulizia del marcio del passato – ha spiegato Pirola – e staremo attenti a chi si opporrà a finanziare gli avvocati del Comune nelle cause alla Corte dei conti sui presunti danni erariali di operazioni disastrose del passato....». Intanto in procura attendono una sferzata che lo stesso ex assessore promette, le indagini sul Piano Integrato di Intervento di Baraggia e altre.
Il Pdl ha poi presentato il suo nuovo sito dove trovare tutte le informazioni sulle riunioni aperte al pubblico per definire il programma : www.pdl-brugherio.it.
La difficile sfida del PDL rinato dalle ceneri
"Il Punto" di Laura Marinaro
2002_BRIANZA_C_S_R1_020.pdf
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IL PUNTO - FEBBRAIO 2013.
INTERVISTA AL NUOVO COORDINATORE PDL ROBERTO ASSI
a cura di Laura Marinaro
Così giovane sei stato nominato coordinatore di un partito alla fine considerato "vecchio" cosa vuol dire per te?
Il modo migliore per prepararsi a invecchiare… In realtà la mia nomina e quella del direttivo vogliono essere un segno di forte discontinuità rispetto al passato. Atteggiamento che tuttavia non è in contraddizione con una conservazione e una trasmissione della tradizione cristiana popolare ed europea che accomuna tutte le anime del PdL. In altri Paesi europei i partiti politici hanno anagraficamente una vita molto più lunga di quella del PdL e degli altri partiti italiani, il punto è invece il necessario ricambio generazionale che ogni formazione dovrebbe garantire. Un ricambio che non deve significare “rottamazione”, ma, per l’appunto, naturale passaggio di consegne.
Con quale percorso sei arrivato a rinnovare tutto il direttivo del partito?
Non tutto il direttivo è stato rinnovato, proprio perché non siamo dei “rottamatori”. Una parte di esso, Elia Masi, ex presidente del consiglio comunale, e Massimo Pirola, ex assessore, è composta di precedenti membri che non si sono dimessi in seguito alla caduta della giunta e che quindi sono stati riconfermati; io stesso sono uno di loro. Mariele Benzi poi è la persona che mi ha accompagnato in tutto il mio percorso politico e alla quale devo questa esperienza affascinante e ad un tempo complessa, ho quindi voluto che facesse parte di questo organo di partito col quale sono a stretto contatto, oltre a essere una delle personalità politiche maggiormente rappresentative in città, forse anche la più rappresentativa, per l’alto consenso personale di cui gode. Con Gianlorenzo Brivio ho condiviso il percorso di studio del PGT, che ci ha poi portato a formulare osservazioni e proposte organiche che certamente entreranno nel programma elettorale del PdL per Brugherio oltre a essere stato membro del comitato di gestione del parco Medio Lambro. Infine, con la nomina di Lorenzo Ruffinoni, si è voluta garantire rappresentanza nel direttivo anche ai nuovi tesserati.
In giro c'è chi dice che i "vecchi" coordinatori ancora accampino diritti in base a firme di coordinatori regionali? Cosa vuol dire e cosa rispondi?
C’è chi ha avuto un tempismo incredibile e si è dimesso in prossimità delle catastrofi politiche che hanno coinvolto il partito in città. C’è chi ha fatto come il capitano Schettino e, invece di garantire una guida salda e autorevole nei momenti di difficoltà, ha pensato bene di abbandonare la barca in acque tempestose. Ora che il partito sta risalendo la china, ovviamente, queste persone tentano di tornare a bordo, con una disinvoltura che può derivare solo da incredibile sfacciataggine oppure da disturbi della personalità, che forse richiederebbero l’intervento di un medico, più che dei “coordinatori regionali”. La mia nomina è avvenuta in seguito ad un’indicazione di simpatizzanti ed ex amministratore che hanno sempre partecipato a tutte le riunioni del partito, in una riunione pubblica, convocata mediante comunicati stampa e in maniera strettamente consequenziale rispetto alle dimissione del mio predecessore. La nomina è poi stata conferita dal coordinatore provinciale Paolo Romani, l’unico che in base all’articolo 32 dello Statuto ha questa facoltà.
Cosa significa far parte oggi del PdL a Brugherio e cosa pensi di fare per la città?
Intanto il PdL di Brugherio è già al lavoro da più di un mese alla stesura del programma. Ci siamo divisi in tavoli tematici di lavoro e come primo obiettivo intendiamo operare un’attenta ricognizione dello status quo: cosa di buono è stato fatto e cosa va portato a termine e cosa dei precedenti programmi elettorali è da recuperare ovvero da modificare. Siamo decisamente facilitati, in quanto, essendo molti noi ex amministratori, abbiamo già un’idea di come debba essere il programma. Va ricordato che proprio i componenti del nostro gruppo si sono distinti nei mesi passati per aver avanzato alla città una serie di proposte nei vari ambiti dell’amministrazione. Fondamentale sarà la condivisione col territorio e abbiamo istituito un tavolo tematico col compito specifico di studiare strumenti di divulgazione e acquisizione delle proposte.
Si avvicinano le elezioni comunali: non neghiamo un ciclone che ha travolto la passata giunta, anche giudiziario, oltre che politico. A quali principi si ispira la campagna?
Nel nostro gruppo e nel nostro direttivo siedono componenti che hanno subito in prima persona l’ingiusta estromissione dall’agone politico proprio per aver denunciato le irregolarità che oggi sono al vaglio della magistratura. Rivendichiamo questo ruolo propulsivo, che non ha pari in nessun altro raggruppamento politico cittadino, nel tentativo di perseguire non un ideale moralistico o forcaiolo, ma una politica che abbia anche una propria morale e che operi in trasparenza, legalità e lealtà. Chi non condivide queste caratteristiche non potrà mai entrare in questo PdL brugherese, né potrà condividere con noi percorsi politici. Nel nostro direttivo e nel nostro gruppo oggi non ci sono indagati, rinviati a giudizio, censurati o persone che hanno avuto problemi per reati contro la pubblica amministrazione. È chiaro nondimeno che la legalità e la trasparenza sono caratteristiche di metodo, che non devono certamente mettere in secondo piano i molti contenuti con i quali intendiamo cimentarci nella redazione del programma elettorale prima e nell’azione di governo poi.
Hai già un'idea per il candidato sindaco? Come verrà proposto? Quali le sue caratteristiche?
Il lavoro di ricostituzione del partito dalle macerie che ci sono state lasciate in eredità ha fatto in modo che ci occupassimo molto della ricostruzione di questa casa comune che è il PdL e meno del candidato sindaco. Certamente la persona dovrà godere del sostegno della base, di ampia rappresentatività, non potrà quindi essere imposta o sconosciuta alla città. Non dovrà essersi sottratta a questo lungo e difficile lavoro di ricostruzione del partito e dovrà giocoforza sposare i principi di metodo e i contenuti che il PdL si è dato e si darà.
Come riporterai i giovani brugheresi alla politica?
Pares cum paribus facillime congregantur. Credo che il processo sia abbastanza naturale: ogni classe dirigente attira le persone che più le rassomigliano.
PDL al lavoro dopo veleni e intrighi
Massima apertura alla costruzione del programma
13 febbraio 2013 di Ettore Giovenale
BRUGHERIO Il Pdl sta cercando faticosamente di portare a termine la sua piccola traversata del deserto. Un percorso sofferto, una via crucis interna complicata, dopo la caduta della Giunta Ronchi. Sono volati gli stracci, ma ora si deve ripartire. Si riparte dal triumvirato Assi-Pirola-Masi e da un interesse rinnovato alla società civile.
“Il clima è sereno e questo è un ottimo presupposto per poter creare qualcosa di valido per la comunità di Brugherio - si legge in una nota del partito -. Partendo dal principio che a redigere il programma elettorale e di governo debba essere una squadra volenterosa, sana e capace, va detto anche che si vuole condividere questo importante documento politico con chiunque voglia collaborare con noi, apportando idee e suggerimenti. Solo dopo si potrà parlare con cognizione di causa di candidature e alleanze. Chi diversamente antepone candidature e alleanze a persone e programmi, a nostro avviso, non può essere in grado di perseguire gli obiettivi di una politica intesa come forma suprema di carità, secondo una magistrale definizione di Paolo VI. Dunque non cariche e titoli, bensì compiti e incombenze da portare avanti con chiarezza e trasparenza, sino alle prossime scadenze elettorali. C’è chi dovrà gestire le tesoreria attraverso l’autotassazione per far fronte alle spese che inevitabilmente si dovranno sostenere, chi tratterà i rapporti esterni e la comunicazione con la stampa, chi, ancora, lavorerà ai tavoli programmatici dei lavori pubblici, dell’istruzione, della cul- tura, dell’urbanistica, dei parchi, dei servizi sociali, del lavoro e delle imprese, del commercio, dell’artigianato, dello sport, della sicurezza, della viabilità... secondo i propri talenti o l’esperienza maturata all’interno delle professioni, delle realtà civili, del volontariato”.
Un Pdl che riparte dal basso e che cerca di dimenticare il clima teso dei litigiosi anni al governo della città: “Vorremmo evitare il clima avvelenato che ha contraddistinto le riunioni dei mesi passati, intriso di polemiche, silenzi inspiegabili, assenze tattiche, tranelli, riunioni segrete che azzeravano ogni decisione presa collegialmente nella seduta precedente. Situazioni che, per espressa ammissione di tutti i componenti del partito, sono iniziate la sera della vittoria elettorale nel 2009. Questo clima ha fatto in modo che fossero oscurati i buoni risultati dell’azione di governo dei nostri Amministratori.
Volendo evitare il ripetersi di tutto questo, ci apriamo alla città con chiarezza e limpidezza, a partire dalle settimanali convocazioni delle nostre riunioni, di cui tutti sono a conoscenza. L’idea politica che intendiamo proporre si fonda sull’applicazione di un metodo fatto di dialogo e rispetto per il prossimo, sia questi un collega di partito o un avversario politico. Siamo lontani anni luce da coloro che usano i media per attacchi pretestuosi, al solo scopo di ottenere sedici secondi di popolarità, che non gli sarebbero altrimenti riconosciuti.
Vogliamo scegliere un percorso politico all’insegna della correttezza, dell’osservanza delle regole, del rispetto nel linguaggio. Rinnoviamo quindi l’invito alla Città ad incontrarci nella sede di via Talamoni n. 56, per realizzare insieme il programma elettorale e di governo. L’invito è esteso an- che alle formazioni civiche che saranno interessate a conoscere, ed eventualmen- te, condividere il nostro percorso”. Buone intenzioni, dunque. E strada tracciata. Presto però per parlare di altro, di nomi e alleati. Anche se la collaborazione con Brugherio Popolare Europea è già realtà ed è un pilastro su cui fondare il futuro. Come ci spiega la responsabile della comunicazione, Mariele Benzi: “Prima vediamo l’esito delle elezioni regionali e nazionali, poi vedremo. Per ora è presto parlare di nomi. Prima dobbiamo definire il programma, che dovrà in primo luogo tener conto dei progetti presenti nel programma elettorale del 2009 e che non siamo riusciti a portare a termine. Dobbiamo lavorare: c’è da ricostruire un partito sfasciato”. Dunque tutto aperto e massima disponibilità al dialogo. E se l’asse Pdl-Lega è tornato in auge al Pirellone, tut- to è possibile anche a Brugherio, nonostante il brutto scherzo giocato dai Pidiellini a Ronchi. Come ci conferma Mariele Benzi che non chiu- de la porta: “Vedremo, dopo le Regionali. Vedremo”.
Operazione trasparenza nel PDL: "basta riunioni segrete e clima di sospetto"
«Vorremmo evitare il clima avvelenato che ha contraddistinto le riunioni dei mesi passati, intriso di polemiche, silenzi inspiegabili, assenze tattiche, tranelli, riunioni segrete che azzeravano ogni decisione presa collegialmente nella seduta precedente. Situazioni che, per espressa ammissione di tutti i componenti del partito, sono iniziate la sera della vittoria elettorale nel 2009». Lo scrive il Pdl cittadino in un comunicato pubblicato mercoledì scorso e firmato dal «direttivo» composto da Roberto Assi, Elia Masi e Massimo Pirola. Tra i firmatari non compare il quarto membro del direttivo Giampiero Corno, «in quanto assente alla incontro».
La sera precedente, informa la nota, si era tenuta la riunione settimanale dei militanti e simpatizzanti «per organizzare il lavoro in vista delle prossime elezioni». Insomma, una sorta di “nuovo corso” nel partito azzurro, partendo dal «principio che a redigere il programma elettorale e di governo debba essere una squadra volenterosa, sana e capace» e che «solo dopo si potrà parlare con cognizione di causa di candidature e alleanze».
Il direttivo annuncia che nella riunione del martedì sera in via Talamoni «alla presenza di simpatizzanti, iscritti ed ex amministratori, si sono distribuiti non cariche e titoli, bensì compiti e incombenze da portare avanti con chiarezza e trasparenza, sino alle prossime scadenze elettorali. C’è chi dovrà gestire le tesoreria attraverso l’autotassazione per far fronte alle spese che inevitabilmente si dovranno sostenere, chi tratterà i rapporti esterni e la comunicazione con la stampa, chi, ancora, lavorerà ai tavoli programmatici dei lavori pubblici, dell’istruzione, della cultura, dell’urbanistica, dei parchi, dei servizi sociali, del lavoro e delle imprese, del commercio, dell’artigianato, dello sport, della sicurezza, della viabilità ecc…». Per ora il comunicato non rende noto chi sono i referenti di ciascuna di queste aree, tranne che per il settore della comunicazione affidato all’ex assessore all’Istruzione Mariele Benzi.
Il comunicato conclude specificando che, per evitare il ripetersi del «clima avvelenato» del passato e la prassi delle «riunioni segrete», l’attività del partito si apre «alla città con chiarezza e limpidezza, a partire dalle settimanali convocazioni delle nostre riunioni, di cui tutti sono a conoscenza. L’idea politica che intendiamo proporre si fonda sull’applicazione di un metodo fatto di dialogo e rispetto per il prossimo, sia questi un collega di partito o un avversario politico».
Nessun cenno invece alla necessaria nomina di un coordinatore in sostituzione del dimesso Agostino Lomartire. Per ora i vertici provinciali e regionali non hanno provveduto alla sostituzione, nè a questo punto pare probabile che ciò avvenga prima del voto regionale, quando l’esito delle urne comporterà un riassetto degli equilibri nel partito. A questo proposito l’ex assessore brugherese Vincenzo Caggiano, dalle pagine di Noi Brugherio (vedi qui), ha di recente auspicato il commissariamento della sezione brugherese, non considerando legittima la rappresentanza di ciò che è rimasto dell’attuale direttivo. -
Pdl, cinque tavoli di lavoro per il programma
Il Pdl di Brugherio al lavoro sul programma elettorale. Nella oramai consueta riunione settimanale del martedì sera in via Talamoni 56, questa settimana sono stati definiti cinque gruppi di lavoro per altrettante aree della futura proposta politica azzurra alle elezioni amministrative di fine maggio.
Il primo tavolo, di cui è referente l’ex assessore Massimo Pirola, si occupa di “Lavori pubblici e tutela dell’ambiente”; il secondo, coordinato dall’ex consigliere Roberto Assi riguarda “Urbanistica, parchi e viabilità”; il terzo coordinato dall’ex assessore Mariele Benzi si occupa di “Servizi alla persona”; i “Servizi interni. Personale comunale e bilancio” sono affidati all’ex difensore civico Benedetto Bruscia e alla giovane Martina Marrocco e infine il tavolo su “Lavoro, commercio, sport e sicurezza” è coordinato dall’ex presidente del Consiglio comunale Elia Masi. «I tavoli – spiegano dal Pdl – sono composti ciascuno da 5-6 persone». Gli azzurri specificano anche che «sono stati costituiti tavoli di lavoro suddivisi per argomento e declinati territorialmente per quartiere di riferimento. Quest’ultimo metodo di lavoro rappresenta una novità rispetto alla normale gestione dei rapporti col territorio. Alcuni degli attuali componenti del gruppo politico del Pdl, infatti, oltre ad aver maturato esperienza in ambito politico-amministrativo (sia come consiglieri comunali, sia come assessori), hanno operato sul territorio ricoprendo il ruolo di presidente di Consulta negli anni in cui le stesse hanno vissuto il periodo di loro maggiore attività (Assi per la Sud, Masi per la Nord e Benzi per la Ovest)».
Un partito che cambia volto
Prosegue insomma il percorso di “ricostruzione” del partito, dopo i mesi di “liberi tutti” seguiti alla caduta della maggioranza, quando la compagine era deflagrata a causa delle divergenze tra le diverse correnti e personalità. Il gruppo del martedì sera è animato dagli ex consiglieri e assessori rimasti dopo i numerosi abbandoni: in primis l’addio del coordinatore Agostino Lomartire e dei due vice succedutisi, Andrea Carafassi e Enzo Imperato (entrambi ex An). Ovviamente non si fanno vedere alle riunioni gli ex assessori e consiglieri che hanno in corso procedimenti giudiziari e mancano anche gli esponenti provenienti dall’area di Comunione e liberazione, che in gran parte in queste settimane si sono avvicinati alle posizioni di Mario Mauro spostandosi dal Pdl alla Lista Monti (ma nessun addio è stato ufficializzato, né probabilmente deciso). Non partecipa nemmeno l’ex assessore Rossella Zaffino, che non sembra interessata a ricandidarsi.
Quindi l’“organigramma” dei cinque tavoli delinea un Pdl molto diverso dal passato. Un ruolo di primo piano lo giocano gli esponenti di Brugherio popolare europea, la lista civica che si era presentata come alternativa al Pdl nel 2009 (Benzi, Assi, Bruscia…) e che ora, non a caso, ricompare nei comunicati del partito azzurro con il proprio logo accanto a quello del Pdl. Tutto questo ad oggi, perché nessuno può dire cosa succederà da qui ai mesi di marzo-aprile quando il Pdl dovrà scegliere un candidato sindaco (o tornare all’alleanza con la Lega) e formare le liste per il consiglio comunale.